L'ALTRO SUD CHIEDE LA SOSPENSIONE DELLA TRASMISSIONE "L'ULTIMA PAROLA".
NAPOLI, 5/4/2010. Lo scorso 2 aprile è andata in onda su Rai 2 la trasmissione "l'ultima parola", condotta dall'ex direttore de "la Padania", Gianluigi Paragone.
La trasmissione, pervasa da un profondo spitito antimeridionale, descrive il Mezzogiorno esclusivamente come luogo di inefficienze, sprechi, ruberie, corruttele, ledendo la dignità di quei milioni di persone oneste che ne sono maggioranza.
Il movimento politico L'ALTRO SUD, considera scandaloso che sulle reti del servizio pubblico vadano in onda trasmissioni così profondamente ostili ad una parte del paese e intraprenderà nei prossimi giorni ogni possibile iniziativa per chiedre al CdA della Rai la sospensione della trasmissione.
L'Ufficio Stampa
www.laltrosud.it
L'ultima parola del 2 Aprile 2010: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4afd29e2-0a64-4b16-ab93-2213ab43d89f.html?p=0
* * * * * *
L'ALTRO SUD chiede la sospensione dall'Ordine dei giornalisti di Gianluigi Paragone
Richiesta di sospensione dall'Ordine dei giornalisti per Gianluigi Paragone, vicedirettore di Rai 2 e conduttore della trasmissione televisiva "lultima parola".
Napoli, 5 Aprile 2010
Spett.le Ordine dei Giornalisti
SEDE
Gentili Signori,
Vi preghiamo di prendere in considerazione l'eventuale sospensione dall'Ordine del giornalista Gianluigi Paragone, conduttore (si fa per dire!) della trasmissione televisiva su Rai 2 "l'ultima parola". Venendo meno ad ogni etica professionale ed ogni decenza il Paragone, già direttore della Padania, notoriamente pervaso da profondo spirito antimeridionale, descrive con cinismo e fanatismo il Mezzogiorno e i suoi abitanti, come luogo esclusivo di sprechi, ruberie, degrado, corruttela, inferiorità; rafforzando senza pudore l'analisi razzista dei suoi ospiti padani. L'ultima squallida trasmissione, quella del 2 aprile, è stata l'ennesimo attacco alla dignità di un popolo che certo non può più tollerare programmi del genere. Al nostro sito sono pervenute, in 24 ore, centinaia di proteste contro la Rai e contro questo giornalista che ritiene di poter offendere impunemente venti milioni di cittadini.E' mai possibile che l'Ordine dei Giornalisti, cui mi onoro di appartenere, non intervenga per tutelare la dignità di un intero popolo e per far rispettare l'etica di una professione che dovrebbe essere inviolabile?Pertanto, Vi invitiamo ad intervenire con decisione in questa vicenda e a dare una risposta concreta a chi usa la propria professione per diffondere pregiudizio, divisione e denigrazione.Fiduciosi nella vostra tutela Vi ringraziamo.
per L'ALTRO SUD
Antonio Gentile (Presidente)
www.laltrosud.it
* * * * *
Da "La Repubblica - Napoli" del 13 Aprile 2010 pag. X
di Gaetano Pietropaolo
www.laltrosud.it
Egregio Direttore,
Le scrivo in merito alla trasmissione condotta dall'ex direttore de "la Padania", Gianluigi Paragone, il venerdì in seconda serata su Rai 2: "l'ultima parola".
Questa trasmissione in cui il conduttore agisce essenzialmente da tribuno antimeridionale, cerca evidentemente le cause del disagio del Mezzogiorno in una presunta inferiorità civile e antropologica dei meridionali.
In qualche occasione ho sentito Paragone affermare che il Sud deve cambiare. Il Mezzogiorno dovrebbe incanalare il suo malessere, che come Lei ben sa è enorme, in comportamenti virtuosi. Fino a qui ovviamente il discorso è ineccepibile.
Ma dove il comportamento del conduttore diventa insopportabile è nel suo generalizzare. Nel suo ostinarsi a presentare un Nord essenzialmente virtuoso ed un Sud solo come luogo di sprechi, inefficienze, corruttele, ruberie, disastri e immoralità. E' insopportabile nel suo non considerare che il Sud è fatto in maggioranza di gente onesta, operosa, che contribuisce in buona parte a costruire la prosperità anche del Nord e di altre e lontane terre.
C'è un Sud della cultura, della sana ed efficiente imprenditorialità, della ricerca avanzata, delle professioni e del grande ed eccezionale patrimonio artistico che questa trasmissione, sistematicamente ignora.
Esiste una comunità meridionale, spesso silenziosa, che non si è mai lasciata attrarre dalle lusinghe dell'illegalità ma, al contrario, ha contrastato con forza e, talvolta, con il sacrificio umano, il potere dell'Antistato. Ad indignarsi contro la Mafia sono stati sempre quasi esclusivamente meridionali. E questo sembra non importare. Penso su tutti a Falcone, Borsellino, Peppino Impastato, Giancarlo Siani, Ninni Cassarà, Roberto Antiochia, Libero Grasso e centinaia di altre persone che per contrastare la criminalità organizzata ci hanno rimesso ciò che avevano di più caro. Penso ovviamente anche a qui milioni di persone, semplici e liberi cittadini, che vivono in onestà e dignità nella nostra terra. Una moltitudine straordinaria di donne, uomini e giovani che l'ex direttore de "la Padania" offende con le Sue generalizzazioni per intercettare un po’ più di consenso.
Essere imprenditore al Sud è cosa ben diversa che esserlo al Nord. Farlo onestamente, senza compromessi, è spesso un atto eroico di cui non tutti sarebbero capaci. Umiliare questa gente è una mostruosità inaccettabile. Ed è inaccettabile che tale comportamento venga dalla televisione pubblica.
Cordiali Saluti,
Gaetano Pietropaolo
Coordinatore movimento L’ALTRO SUD
www.laltrosud.it