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L’Altro Sud is a cultural-political movement which is inspired  by European Regionalism. The South of Italy (Two Sicilies) is an ancient and authoritative nation with about eight centuries of common history. The purpose of this organization is to contribute, with other European territories, at the construction of a Europe of the Peoples and of the Cultures. Defend the interests of the Southern Italian Regions in a Europe of the solidarity and identity.

 

 

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L'Altro Sud riporta Le Due Sicilie in Europa (vedi il filmato)

I"l nostro è un Paese in pezzi. Ripeterlo fa paura, ma non è detto che sia un male" . Un libro infuocato, che irrompe con forza nel dibattito politico e tratteggia scrupolosamente gli scenari di un futuro che non è mai stato così prossimo.

 

 

 

   
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di Lerro Giorgio

 

 

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Fermiamo lo scempio in Basilicata dove si potrebbe destinare fino al 70% del territorio regionale allo sfruttamento petrolifero. Serve una mobilitazione permanente delle popolazioni meridionali contro questa violenza dello stato italiano che continua a considerare il Mezzogiorno solo una colonia da spremere e che ha consegnato i nostri territori alle compagnie petrolifere

 ORA E' TEMPO DI REAGIRE!

   
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Video "Un Altro Sud c'è". Rassegna di immagini del Sud stereotipato della criminalità e del degrado contrapposto al Sud positivo, della gente perbene, degli eroi, della cultura, dell'arte, della Storia di un popolo che è stato Nazione per otto secoli.

   
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Nicola Perrini, ingegnere, docente di elettronica con numerose esperienze professionali - in particolare nel campo delle Energie Rinnovabili e dell'impiantistica industriale - è attualmente Coordinatore Nazionale de L'Altro Sud-UDS. Meridionalista doc, è autore stimatissimo di numerosi contributi sulla Questione Meridionale e sulle nuove opportunità di sviluppo del Mezzogiorno. 

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 MARSILI: OPERAZIONE INCOSCIENZA    
Location: BlogsL'ALTRO SUD    
Posted by: 242658@aruba.it 16/03/2013 20.06

MARSILI: OPERAZIONE INCOSCIENZA

E' il più grande vulcano d'Europa, e sorge a nord dell'arcipelago delle isole Eolie, ma non si vede perchè si trova sott'acqua, a 500 metri di profondità. E' il vulcano Marsili, alto circa 3.000 metri, con una struttura larga 30 km e lunga 70. Una potenziale fonte di energia geotermica, come ha anche sottolineato il noto giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela.
Il ministero dello Sviluppo Economico ha recepito e inteso le potenzialità descritte e non ha perso tempo: già nel settembre 2009 ha concesso alla Eurobuilding SpA di Ascoli Piceno le necessarie autorizzazioni per eseguire ricerche idrogeologiche nell'area in questione, con un progetto per monitorare l'intero massiccio del vulcano sommerso con tecnologie di ultima generazione.
La Eurobuilding ha ottenuto dalla Direzione Generale per la Valutazione di Impatto Ambientale l'approvazione di legge, e altrettanto è stato ottenuto dal ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, ma la procedura di fatto costituisce, per decreto del governo, una ufficiale esclusione di valutazione tecnica sull'impatto ambientale.
Tecnici e scienziati criticano aspramente il provvedimento, che potrebbe avere conseguenze irreparabili sull'equilibrio idrogeologico del territorio, per quella che viene definita una mera brama di profitto economico. Intanto, però, hanno avuto inizio i lavori di perforazione a seguito della concessione del nulla-osta dell'aprile 2010 da parte del governo Berlusconi. Il Cavaliere, in qualità di presidente del Consiglio, aveva apposto la propria firma in calce a un'ordinanza della Protezione Civile con la quale veniva autorizzato il piano di monitorggio subacqueo dei 12 vulcani sottomarini nel Mar Tirreno e nel Canale di Sicilia. Un'attività senza precedenti a livello mondiale.
La Eurobuilding ha annunciato, da parte sua, la imminente conclusione dei lavori di allestimento del primo pozzo geotermico offshore al largo delle coste settentrionali della Sicilia, per sfruttare le imponenti sorgenti di calore che potranno fornire energia elettrica pari a quella prodotta dalle più grandi centrali geotermiche del mondo.
E' il risultato di un progetto ancora in fase di attuazione e diviso in tre tempi principali: esplorazione, perforazione, produzione, con alle spalle un gruppo diricerca formato da Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Istituto di Geologia Marina del CNR, Università di Chieti, Centro Ricerche Sperimentali del Politecnico di Bari.
La perforazione è attuata grazie ad una piattaforma semisommergibile attraccata al fondo fra i 500 e i mille metri, che realizzerà la testata del pozzo geotermico offshore. Le unità per la produzione di energia saranno installate entro il 2015. Una volta in funzione, la centrale geotermica potrà produrre 800 MWe, una quantità in grado di raddoppiare la quantità necessaria a livello nazionale. L'investimento complessivo si aggira intorno ai 2 miliardi di euro.
Per dovere di cronaca, è bene tenere presente che la Eurobuilding SpA è attualmente sotto indagine della Procura di Ancona con un'inchiesta coordinata dal pm Paolo Gubinelli, per presunte irregolarità in un appalto truccato collegato a danni ambientali sulla costa delle Marche. Il Tribunale Amministrativo Regionale dell'Abruzzo ha inoltre rigettato un'istanza della stessa Eurobuilding per l'estrazione di sabbia dal fondale adriatico. Appare inoltre fin troppo strano che il consulente amministrativo per l'ottenimento dei permessi di ricerca e sfruttamento della geotermia marina della Eurobuilding per il cruciale periodo 2006-2012 sia stato Angelo Zerilli, ex ufficiale superiore del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Secondo non pochi ricercatori ed esperti internazionali, il vulcano Marsili in seguito alle perforazioni potrebbe correre il rischio di disintegrarsi e causare fenomeni sismici di tale portata da fare tremare tutto il Sud Italia, in ragione della fragilità delle pareti, all'interno delle quali brucia il magma. Le zone costiere di Sicilia, Calabria e Campania - secondo il sismologo Enzo Boschi - potrebbero essere sommerse da uno tsunami di grandi dimensioni.

G.Lannes

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Comments (6)   Add Comment
Re: MARSILI: OPERAZIONE INCOSCIENZA    By Mimmo on 17/03/2013 16.06
Pazzesco, prima ci rubano il petrolio in Basilicata e perforano i Campi Flegrei e ora vogliono far saltare il Marsili causando un disastro senza precedenti. Sono dei criminali che possono fare quello che vogliono tanto non c'è nessuno che si oppone al nostro sfruttamento

Re: MARSILI: OPERAZIONE INCOSCIENZA    By Nix on 17/03/2013 18.17
Il Progetto prevede due Miliardi di euro di investimenti, per una potenza di 800 MW ed un'energia prodotta di 5,5 TWh annui, equivalenti a quanto prodotto in Toscana (Lardarello e Monte Amiata) e pari all'1,6% dell'energia elettrica consumata annualmente in Italia. Un'operazione molto rischiosa, dagli esiti incerti e dai costi passibili di aumenti in corso d'opera. Peccato che chi ha autorizzato queste scelte così rischiose non ha ben considerato che la potenza fotovoltaica già installata in Italia è di ben 16.658 MW (circa 21 volte la potenza ricavabile dal Marsili) e che per ottenere ulteriori 800 MW basterebbe realizzare 267.000 impianti da 3 kW su altrettante abitazioni private, che rappresenterebbero appena l'1,78% dei 15 milioni di unità immobiliari esistenti. Peccato ancora che non sia stato considerato il vantaggio di una produzione elettrica distribuita dove effettivamente serve e che così facendo si darebbe lavoro a quelle 100.000 persone che già operano nel settore in Italia (continua)

Re: MARSILI: OPERAZIONE INCOSCIENZA    By Nix on 17/03/2013 18.20
Peccato che non si sia capito che ai costi attuali, notevolmente ribassati degli impianti, non è più necessaria alcuna incentivazione e che basta la normale detrazione fiscale per attivare i modesti investimenti richiesti da parte delle famiglie. Ma allora sorge il dubbio, più che legittimo, che come al solito si preferisca favorire i grossi gruppi piuttosto che le singole famiglie. Eh si, l'energia è il grosso business del presente e del futuro, meglio quindi tenere alla larga la gente comune. E si sa, gli affari sono affari........

Re: MARSILI: OPERAZIONE INCOSCIENZA    By Lucia on 17/03/2013 18.53
Il vulcano Marsili non è dormiente: negli ultimi anni è stata osservata la nascita di diversi fenomeni vulcanici periferici che non coinvolgono il cratere principale, motivo che ha fatto classificare questo vulcano come "pericoloso". Ma il reale pericolo sembra non venire da una potenziale eruzione; il rischio concreto è che una delle pareti del vulcano possa crollare, spostando enormi masse d'acqua che potrebbero riversarsi sulle coste tirreniche, dal Lazio alla Sicilia. Il rischio di frana di uno dei suoi versanti, sembra essere reale. Per quanto non si sappia con esattezza come e quando il versante possa collassare, sappiamo che si tratta di un'eventualità plausibile, ed è per questo che il Marsili è in costante monitoraggio. Uno dei monitoraggi riguarda l'influenza che il Marsili sembra avere sul campo gravitazionale terrestre. Dentro il vulcano c'è una camera magmatica attiva, che potrebbe portare al collasso una delle pareti del vulcano, composte principalmente da roccia porosa e potenzialmente instabile. E in tutto questo lo stanno pure perforando....sono dei matti!

Re: MARSILI: OPERAZIONE INCOSCIENZA    By IN MOVIMENTO on 17/03/2013 19.42
"Forza Etna, Forza Vesuvio, Forza Marsili !!!" è quanto comparve qualche tempo fa sulla pagina facebook di Donatella Galli, consigliere della provincia di Monza e Brianza, con tanto di foto della cartina dell'italia che termina al centro, con un sud 'mistreriosamente' scomparso, merdacce loro e quelli che votano il PDL che li sostiene.<br>

Re: MARSILI: OPERAZIONE INCOSCIENZA    By Susy on 18/03/2013 17.48
Non conoscevo questo vulcano e il pericolo possibile, non si smette mai d'imparare e di prendere atto che il Mezzogiorno al resto d'Italia serve solo come colonia di sfruttamento.


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