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L’Altro Sud is a cultural-political movement which is inspired  by European Regionalism. The South of Italy (Two Sicilies) is an ancient and authoritative nation with about eight centuries of common history. The purpose of this organization is to contribute, with other European territories, at the construction of a Europe of the Peoples and of the Cultures. Defend the interests of the Southern Italian Regions in a Europe of the solidarity and identity.

 

 

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L'Altro Sud riporta Le Due Sicilie in Europa (vedi il filmato)

I"l nostro è un Paese in pezzi. Ripeterlo fa paura, ma non è detto che sia un male" . Un libro infuocato, che irrompe con forza nel dibattito politico e tratteggia scrupolosamente gli scenari di un futuro che non è mai stato così prossimo.

 

 

 

   
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BLOC (El BLOC Nacionalista Valencià:partito nazionalista progressista Valenziano)

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Fermiamo lo scempio in Basilicata dove si potrebbe destinare fino al 70% del territorio regionale allo sfruttamento petrolifero. Serve una mobilitazione permanente delle popolazioni meridionali contro questa violenza dello stato italiano che continua a considerare il Mezzogiorno solo una colonia da spremere e che ha consegnato i nostri territori alle compagnie petrolifere

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Video "Un Altro Sud c'è". Rassegna di immagini del Sud stereotipato della criminalità e del degrado contrapposto al Sud positivo, della gente perbene, degli eroi, della cultura, dell'arte, della Storia di un popolo che è stato Nazione per otto secoli.

   
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Nicola Perrini, ingegnere, docente di elettronica con numerose esperienze professionali - in particolare nel campo delle Energie Rinnovabili e dell'impiantistica industriale - è attualmente Coordinatore Nazionale de L'Altro Sud-UDS. Meridionalista doc, è autore stimatissimo di numerosi contributi sulla Questione Meridionale e sulle nuove opportunità di sviluppo del Mezzogiorno. 

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 IL POTERE E' ALTROVE    
Location: BlogsL'ALTRO SUD    
Posted by: 242658@aruba.it 10/01/2013 1.57

IL POTERE E' ALTROVE

di Francesco Toscano

Per provare ad esprimere un voto responsabile e utile è indispensabile capire i meccanismi che regolano i grandi sistemi di potere. Preliminarmente vi dico cosa è oggettivamente inutile: leggere i programmi dei partiti e concentrarsi in dibattiti astrusi che ipotizzano convergenze fra progressisti e moderati al fine di arginare i populismi. Abbandonate il politichese e concentratevi sulla sostanza. Quello che accade oggi in Europa, recessione causata dalle politiche di rigore e austerità, è opera di un manipolo di personaggi influenti che perseguono un identico obiettivo. Fate attenzione, non si tratta di rispolverare un po’ di cospirazionismo da quattro soldi alla David Icke ma di comprendere, sulla base anche di una rapida valutazione storica, che i grandi cambiamenti sono sempre il risultato dell’agire degli uomini. Il fascismo non è nato a caso, l’illuminismo non è stato trovato sotto un pero e neanche il comunismo è stato portato in dono da Babbo Natale. Tutti questi fenomeni sono il risultato di gruppi di uomini che legittimamente perseguivano con determinazione un disegno poi effettivamente impostosi. Chiaro? Il liberismo dogmatico oggi dominante, allo stesso modo, è il risultato della supremazia di un gruppo di uomini che, da posizioni diverse, trova un punto di convergenza necessitato per garantire una logica di sistema che, in buona sostanza, tutela e protegge tutti quelli che contano per davvero. Ogni organizzazione umana razionale vive, progetta e si espande solo se si dota di una struttura interna funzionale al raggiungimento degli obiettivi indicati come prioritari. In tal modo, chi occupa posizioni di vertice prende decisioni che, a cascata, provocano cambiamenti diffusi e radicali. Chi detiene oggi il potere di indicare le linee guida per l’Europa? I tecnocrati. E quali interessi difendono i tecnocrati? Quelli della grande speculazione internazionale ( guarda caso tutti quelli che occupano posizioni strategiche vantano un passato in Goldman Sachs, in Moody’s o nella Trilateral commission) che alleva con lungimiranza professionisti poi mandati a violentare istituzioni pubbliche piegate rispetto agli interessi privati. La massoneria reazionaria rappresenta il punto di formazione e la camera di compensazione di dinamiche così complesse e articolate che vanno tuttavia dominate con mano ferma e invisibile. Quindi, i veri padroni del destino dei popoli europei sono questi tecnocrati alla Draghi e Van Rompuy, selezionati dai grandi potentati finanziari speculativi, artefici di questa malsana globalizzazione, cementati da comuni appartenenze massonico reazionarie. Questi poteri non hanno alcun interesse ad impedire le libere elezioni interne ai Paesi membri dell’eurozona. Troppo rischioso. Preferiscono perciò garantirsi fedeltà dai futuri governanti, scelti formalmente dai popoli sovrani, attraverso l’alternanza di blandizie e minacce. Passiamo al concreto. Tra poco più di un mese si vota in Italia. Il favorito risulta essere Bersani e quindi è certamente partito in maniera sotterranea un corteggiamento da parte degli oligarchi internazionali al fine di controllare le mosse del potenziale futuro premier Bersani. Non a caso il segretario del Pd continua a dire che vuole collaborare con Monti (uomo di riferimento della massoneria reazionaria) anche in futuro e che non intende ridiscutere il Fiscal Compact, ovverosia il principale strumento utilizzato dagli euro schiavisti per rendere operativo e violento il genocidio economico già in atto. Con Hollande hanno fatto la stessa cosa. In un primo momento si erano espressi a favore della riconferma di Sarkozy, personaggio collaudato, fedele ed etero-diretto. Ma una volta eletto Hollande non si sono certo persi d’animo e, damblè, hanno trovato la giusta chiave per rendere il Presidente francese inoffensivo e sostanzialmente servo del progetto neo-oligarchico in atto (avete notato che Hollande non parla più di Eurobond e Fiscal Compact? Chissà come mai…). I boss mafiosi applicano nel meridione d’Italia lo stesso schema da oltre 50 anni: “Cu vinci vinci i ‘cca avi a passari” (chiunque vinca dovrà poi chiedere a noi il permesso per agire). Lo schema dell’oligarchia tecnocratica europea, su larga scala, è pressoché identico: “Berlusconi o Bersani, Sarkozy o Hollande, la linea politica la decidiamo sempre noi da Bruxelles”. E poi dicono che il Mezzogiorno d’Italia paga il ritardo strutturale dal resto d’Europa. Dite? A me pare invece ben sincronizzato, se non addirittura avanguardia

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Comments (10)   Add Comment
Re: IL POTERE E' ALTROVE    By Oreste Piantedosi on 10/01/2013 11.59
Purtroppo la gente comune impegnata a 'campare' non si rende conto neanche minimamente di ciò che succede nelle stanze del potere e che effetti si determinano sulla vita di ogni singolo cittadino. La vostra operazione 'verità' è certamente lodevole e contribuisce a fare luce sui meccanismi occulti del sistema.......ma poi perchè gli altri cosiddetti meridionalisti dormono nella loro sonnolente beatitudine.

Re: IL POTERE E' ALTROVE    By Enzo Maiorana on 10/01/2013 16.46
TRADITI ANCHE DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Dimessosi il Governo Berlusconi ,e non volendo il PD andare alle elezioni perchè aveva paura a governare in un momento di crisi economica mondiale,il Presidente Napolitano decide di dare il Governo ad un signore mai eletto ed ai suoi cosidetti tecnici. Lo nomina senatore a vita,regalandogli a vita circa 250000 euri l'anno a spese nostre. Per ottenere il sostegno Monti promette ufficialmente a Berlusconi e Bersani davanti a Napolitano di non approfittare del Governo e di non presentarsi come politico alla fine del mandato. Purtroppo il risultato della gestione di questo grande tecnico è sotto gli occhi di tutti,ha favorito le banche e distrutto la classe media italiana. Nel 2012 abbiamo visto aumentare di quasi 80 milardi il debito pubblico,si è aggravata la recessione, aumentata enormemente la disoccupazione, aumentata l'emigrazione in particolare di giovani spesso laureati meridionali, aumentate la% di famiglie indigenti che nel Sud rappresentano oggi il 35% ed abbiamo dovuto patire il dramma degli esodati per totale incompetenza anche nel fare i ragionieri. Monti,nonostante gli impegni presi con gli Italiani,(il Presidente Napolitano ci rappresenta) in dispreggio della parola data oggi si presenta come politico "salvatore della Patria"sostenuto da falliti quali Casini e Fini.<br> Napolitano che avrebbe avuto il dovere di denunciare il tradimento degli impegni di Monti nella conferenza di fine anno giustifica Monti dicendo che non è la prima volta che un senatore a vita partecipi alla politica !!!! Monti afferma "salgo in politica" e dice bene perchè per un arrampicatore sociale qual'è lui la politica rappresenta una promozione. Nel dignitoso Meridione coloro che non mantengono la parola vengono classificati come OMINICCHI e QUAQUARAQUA.<br><br> Enzo Maiorana<br> MIR<br> meridionalista

Re: IL POTERE E' ALTROVE    By Susy on 10/01/2013 17.22
Francesco sei un mito!!!!!!!

Re: IL POTERE E' ALTROVE    By Anonimus on 10/01/2013 17.53
Il Massone Mario Monti (ormai smaccatamente reazionario, tanto in politica che in economia, con il suo disprezzo per la volontà popolare e le conquiste sindacali e la sua adesione intransigente al Neoliberismo dogmatico peggiorato dal vampirismo fiscale) aspira a schiacciare ogni residuo anelito di sovranità democratica tanto per i partiti politici che per il Parlamento della Penisola (ridotti al rango di funzionari obbedienti a poteri altri), per non parlare dei semplici cittadini, specie quelli meno socialmente meno solidi, sempre più trattati come sudditi da impoverire e privare di consolidati diritti ad una vita dignitosa e normale.<br>

Re: IL POTERE E' ALTROVE    By Pasquino on 10/01/2013 19.45
Perchè ci meravigliamo! Da sempre il mondo è diretto da gruppi occulti di potere che decidono le sorti del pianeta. Oggi più che mai il progetto secolare si sta definitivamente completando con l'affermazione definitiva della globalizzazione. In Italia esistono centri di potere dominanti che fanno il bello e il brutto tempo. Anche il nostro Sud, da quanto si dice con molta discrezione si è dotato di una sua potente organizzazione di potere molto elitaria in grado di rappresentare con forza gli interessi della società produttiva e pensante del meridione. Certo è solo per pochi eletti ma questa è la storia del mondo.

Re: IL POTERE E' ALTROVE    By NIX on 10/01/2013 21.53
Il disastro prodotto dal professore è sotto gli occhi di tutti, ma purtroppo questo sarà solo l'inizio, se non si provvederà a disinnescare la mina. Le politiche ultraliberiste tese a favorire una elite di pochi iniziati, contrapposta alle classi media e popolare, guardate con disprezzo e con fastidio, renderanno la situazione drammatica. La privatizzazione della sanità che finirà nelle mani della finanza, ci obbligherà a sottoscrivere assicurazioni da strozzinaggio che dreneranno buona parte del reddito delle famiglie. La stessa cosa avverrà con la scuola, creeando così un confine netto tra la massa della gente ed un ristretto gruppo di ultraprivileggiati. L'arroganza del professore, inaudita a mia memoria, è chiaramente indicativa di quale considerazione abbia lo stesso della gente comune e delle regole democratiche in genere. Possiamo solo immaginare cosa diventerà il nostro, una volta malauguratamente legittimato dalle elezioni. Non ci resta che contrastarlo con tutte le nostre forze, seppur modeste, perché l'incubo si dissolva.

Re: IL POTERE E' ALTROVE    By Peppe Massari on 11/01/2013 12.12
La rabbia che ho dentro certe volte diventa incontenibile, ma come è possibile liberarsi di questa gente che maltratta i cittadini e approfitta vergognosamentr del loro ruolo. E il tutto diventa ancora più assurdo se si pensa che che siamo noi a votarli. Forse è proprio vero che la massa è una entità non pensante.

Re: IL POTERE E' ALTROVE    By Teresa on 12/01/2013 15.29
Caro Peppe hai proprio ragione, è colpa nostra se quei personaggi arroganti e approfittatori sono al comando del paese. Attraverso la televisione e giornali compiacenti hanno allevato un popolo di pecore che non pensa e si lascia sfruttare. Ma fino a quando?

Re: IL POTERE E' ALTROVE    By Basilio on 12/01/2013 21.02
Se vogliamo difendere la libertà (la nostra libertà) dobbiamo innanzitutto scrollarci di dosso l’apatia e prendere coscienza del nostro potere. Per far questo è necessario “educarci alla libertà” processo che in primo luogo implica il comprendere e il saper confutare rigorosamente la logica antirazionale propugnata dai nemici della libertà.<br>

Re: IL POTERE E' ALTROVE    By IN MOVIMENTO on 13/01/2013 21.21
Toscano ha proprio ragione, i cittadini non contano un c......


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