venerdì 27 dicembre 2024   ::  
      

"IN NOME DEL POPOLO MERIDIONALE"         

  

 

 

 

Manifesto EFA per le Elezioni europee 2019

 

 

 http://www.e-f-a.org/home/

 

L'Altro Sud-UDS già membro  del Partito europeo dell'EFA (European Free Alliance) e dell'APL(Alleanza dei Popoli liberi). Aderisce al gruppo dei partiti autonomisti nazionali per un "Patto di Autogoverno". Collabora con l'Istituto Internazionale per il Regionalismo e il Federalismo presso Monaco di Baviera 

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L’Altro Sud is a cultural-political movement which is inspired  by European Regionalism. The South of Italy (Two Sicilies) is an ancient and authoritative nation with about eight centuries of common history. The purpose of this organization is to contribute, with other European territories, at the construction of a Europe of the Peoples and of the Cultures. Defend the interests of the Southern Italian Regions in a Europe of the solidarity and identity.

 

 

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L'Altro Sud riporta Le Due Sicilie in Europa (vedi il filmato)

I"l nostro è un Paese in pezzi. Ripeterlo fa paura, ma non è detto che sia un male" . Un libro infuocato, che irrompe con forza nel dibattito politico e tratteggia scrupolosamente gli scenari di un futuro che non è mai stato così prossimo.

 

 

 

   
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 Siti di riferimento collegati    

 APL (Alleanza Libera dei Popoli)

  EFA  (European Free Alliance)

Esquerra  (Esquerra Republicana de Catalunya:partito nazionalista progressista Catalano)

BNG (Bloque Nacionalista Galego:partito nazionalista progressista Galiziano)

BLOC (El BLOC Nacionalista Valencià:partito nazionalista progressista Valenziano)

SNP (Scottish National Party: partito nazionalista progressista Scozzese) 

di Lerro Giorgio

 

 

"STEFANO" Prodotti di alta qualità

   

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Fermiamo lo scempio in Basilicata dove si potrebbe destinare fino al 70% del territorio regionale allo sfruttamento petrolifero. Serve una mobilitazione permanente delle popolazioni meridionali contro questa violenza dello stato italiano che continua a considerare il Mezzogiorno solo una colonia da spremere e che ha consegnato i nostri territori alle compagnie petrolifere

 ORA E' TEMPO DI REAGIRE!

   
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Video "Un Altro Sud c'è". Rassegna di immagini del Sud stereotipato della criminalità e del degrado contrapposto al Sud positivo, della gente perbene, degli eroi, della cultura, dell'arte, della Storia di un popolo che è stato Nazione per otto secoli.

   
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L'ALTRO SUD aderisce a

   
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Mission

"United in diversity", states the European Union. The European Parliament needs to guarantee that we live up to that statement and defend our diversity, a diversity which is best measured by the well being of Europe’s national and linguistic minorities.

Role of the Intergroup
The Intergroup serves as an open forum for exchanging ideas and views on the situation and future of traditional minorities, national communities and languages. In order to promote awareness and understanding of minority issues in Europe, the Intergroup serves as a meeting point for political groups, European institutions, non-governmental organisations and minority representatives. 
   
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Nicola Perrini, ingegnere, docente di elettronica con numerose esperienze professionali - in particolare nel campo delle Energie Rinnovabili e dell'impiantistica industriale - è attualmente Coordinatore Nazionale de L'Altro Sud-UDS. Meridionalista doc, è autore stimatissimo di numerosi contributi sulla Questione Meridionale e sulle nuove opportunità di sviluppo del Mezzogiorno. 

coordinamento.nazionale@laltrosud.it 

   
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 VIVI IL SUD    

ORA PENSIAMO A NOI. Diamo forza alle nostre realtà produttive.

Dei prodotti che i cittadini meridionali acquistano, solo il 6% è made in Sud. Un consumo più consapevole potrebbe ribaltare il destino della nostra terra.

Ti invitiamo a comprare, dove è possibile, prodotti del nostro Sud o fare una vacanza nelle nostre bellissime regioni. Inviaci il tuo nome, costruiremo insieme, con orgoglio, un grande esercito di cittadini che, amando la propria comunità, scende in campo concretamente per difendere l'occupazione e la ricchezza di tutto il Mezzogiorno. 

Inviaci la tua adesione a:

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Intervista ad Antonio Gentile (presidente L'ALTRO SUD)

   
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 CHI INGRASSA I MAIALI PER PORTARLI AL MACELLO?    
Luogo: BlogsL'ALTRO SUD    
Inviato da: 242658@aruba.it 21/09/2012 17.20

CHI INGRASSA I MAIALI PER PORTARLI AL MACELLO?

di Francesco Maria Toscano 

Scandali! Scandali! Scandali! Improvvisamente tutti hanno aperto gli occhi. Lo volete uno scoop? I nostri partiti spendono un mare di soldi di rimborsi elettorali in cazzate, spese voluttuarie, sprechi, regalie, feste con mignotte e puttanate varie. Ma chi l’avrebbe mai detto? E noi che eravamo convinti invece di essere governati da classi dirigenti preparate, oneste, sobrie, attente al bene comune e alla meritocrazia ad ogni livello. I partiti fanno schifo? Ma nooooo. I leader dei diversi partiti puntano volutamente sul piano locale su personaggi da quattro soldi, improbabili, ignoranti, ridicoli e avidi per controllarli meglio, ricattarli e mandarli a cuccia in silenzio quando non servono più? Possibile? Ma è inaudito! Non è possibile, qualcuno mi dica che non è vero. Ma come si fa si fa ad essere più ipocriti, falsi e farabutti, ma nello stesso tempo sottili, ingegnosi e abili come coloro i quali, sapientemente, indirizzano la comunicazione mediatica di massa al fine di perseguire chiari, dissimulati e ignobili obiettivi teleologici di natura oligarchica ed elitaria, finemente però spacciati per genuino sdegno contro la casta famelica dei soliti politici “magnoni” che sguazzano nel lusso mentre il popolo si muore di fame? Bene, bravi, bis. Siete forti. E’ chiaro che i partiti sono comitati d’affari. E’ vero che spendono un mare di soldi per fare la bella vita. Lo stile Fiorito è maggioritario dappertutto, dalla Lombardia di Formigoni alla Sicilia dell’ex Lombardo. Tutto vero, nulla da eccepire, se non fosse per un particolare non trascurabile. I partiti esprimono queste classi dirigenti corrotte, ricattabili, deboli e ignoranti DOLOSAMENTE, in modo tale, cioè, da rendere intrinsecamente debole il concetto di democrazia rappresentativa dal basso, e spianare perciò la strada, anche in futuro, a governi “illuminati”, composti da tecnici sobri ed eleganti che, magari, non si fanno rimborsare pizze e coca cole dalle diverse burocrazie statali, ma ricevono lauti compensi da quelle multinazionali economiche e finanziare che hanno oramai il potere di imporli ai vertici dei diversi Stati nazionali per violentare la cosa pubblica a beneficio di pochi neo-aristocratici privati. E mentre voi siete lì a pensare alle feste in maschera di Fiorito con i soldi della Regione Lazio, questi hanno completamente destrutturato il tessuto economico del nostro Paese, diffondendo a macchia d’olio povertà, disperazione e miseria. E vai! Tutti quelli che, da ora in avanti, si metteranno di traverso per impedire la prosecuzione del “montismo” anche dopo le elezioni del prossimo anno, sono nel mirino. Può darsi che questo schiaffone alla componente ex aennina, sofferente dentro il nuovo Pdl filo-illuminati, sia stato inferto a scopo profilattico. Del tipo: “Non rompete troppo sulla storia del No ad un governo post-elettorale di larghe intese, altrimenti rischiate di trasformarvi rapidamente in polvere”. I messaggi obliqui a mezzo stampa del “riflessivo” Franco Frattini alla componente che fa capo a Gasparri e La Russa non abbisognano di grandi interpretazioni esegetiche. “Fate i bravi”, questa la probabile traduzione, “intonate meno male che Monti c’è, e vedrete che tosto torneremo a volerci bene come fratelli”. Forse il duo Gasparri-La Russa ha già capito l’antifona, ribadendo ieri fedeltà al progetto del Pdl. Staremo a vedere. In ogni caso, la regola vale per tutti i non allineati su una linea adorante nei confronti del Montismo. Dalle cozze pelose di Emiliano a Bari, allo scandalo Sea di Pisapia a Milano, dai problemi di Vendola per la sanità in Puglia fino all’ultimo caso dei pidiellini laziali, sono tutti avvisati. Solo al riparo dell’ombrello di Monti c’è gloria e salvezza per tutti. Per gli altri grandine e pioggia. Buoni, belli, onesti o farabutti che siano. L’obiettivo di “cinesizzare” l’Europa intera è troppo grande per stare lì a spaccare il capello.

www.laltrosud.it

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Commenti (7)   Aggiungi Commento
Re: CHI INGRASSA I MAIALI PER PORTARLI AL MACELLO?    Da Lucia a 22/09/2012 11.01
Questo articolo di Toscano è una lucida e valida analisi di ciò che sta avvenendo nel nostro Paese, credo che meriti una lunga e approfondita discussione. Da tempo ho ritrovato nel sito di l'Altro Sud la volontà di dare ai lettori e simpatizzanti la chiave interpretativa dei meccanismi che stanno modificando la nostra società offrendo una pluralità di analisi qualificate che permettono a tutti di assumere una capacità critica. Questo fa onore e merito a tutti gli appartenenti. Bravi e spero di potervi dare presto anche io un contributo.

Re: CHI INGRASSA I MAIALI PER PORTARLI AL MACELLO?    Da Pasquale a 22/09/2012 16.37
Sono d'accordo con Lucia, il compito di un sito che parla di meridione deve essere quello di far capire anche e soprattutto i meccanismi veri che muovono la nostra società attuale. Non si può solo lamentarsi del passato e del presente, il mondo è cambiato completamente e il sud deve tenerne conto e per questo non capisco certi movimenti meridionalisti che vivono con la testa nel passato come quelli borbonicii.

Re: CHI INGRASSA I MAIALI PER PORTARLI AL MACELLO?    Da Oreste Piantedosi a 23/09/2012 11.29
Il governo Monti non rappresenta altro che valori di un capitalismo maturo, anzi vecchio, e quindi proprio per questo non in grado di affrontare la crisi ma solo di amministrare l’esistente, lasciando irrisolti i problemi, le istanze, le esigenze del ceto di non privilegiati che, anzi, viene ancor più penalizzato dalle misure adottate. E una società sempre più ingiusta e meno inclusiva non può che produrre ancora crisi e tensioni.

Re: CHI INGRASSA I MAIALI PER PORTARLI AL MACELLO?    Da Tom a 23/09/2012 16.38
Non tutto è marcio in chi fa politica, c'è anche tanta gente onesta (poca ma c'è!). Ricordiamo "Un’antica storiella della Napoli borbonica,racconta che da un veliero giunto nel porto di Napoli da Palermo, caddero in acqua alcune casse di portogalli (come allora si chiamavano le arance dolci).In quelle acque putride e maleodoranti galleggiavano, insieme alle arance cadute, anche molti escrementi provenienti dalle fogne che ivi scaricavano i residui organici e non. Uno di questi escrementi, allora, vedendosi circondato di cotanti bei frutti escalmò,rivolto ai suoi simili: “ragazzi, siamo tutti portogalli!!”.

Re: CHI INGRASSA I MAIALI PER PORTARLI AL MACELLO?    Da Catello a 24/09/2012 17.05
Che schifo! Abbiamo la classe politica più corrotta di tutti i paesi occidentali. Sprecano milioni di euro dei contribuenti e noi dobbiamo vivere con poche centinaia, sono veramente dei maiali che pensano solo ad ingrassare fanc..............

Re: CHI INGRASSA I MAIALI PER PORTARLI AL MACELLO?    Da Michele a 25/09/2012 9.00
Non llludiamoci, Monti, la Fornero e la loro banda di filobanchieri continueranno a massacrare i cittadini più deboli. Il mercato non lascia scampo a noi meridionali che non abbiamo peso economico e mi sembrano troppo ottimistiche le tesi portate avanti da voi su questo sito. Sognare è un diritto ma non ferma la dura realtà.

Re: CHI INGRASSA I MAIALI PER PORTARLI AL MACELLO?    Da Vincenzo a 25/09/2012 10.57
Complimenti a Francesco, vorrei sapere se ci sono altri suoi contributi.- Grazie


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Ti riconosci solo nel Sud del sottosviluppo, della criminalità organizzata, del degrado socio-ambientale e degli atteggiamenti incivili?

NOI NO!
 
Noi c'identifichiamo nel Sud della gente onesta, operosa, intelligente, che è la maggioranza della popolazione meridionale.
 
Noi crediamo nel Sud della legalità, della cultura, della sana ed efficiente imprenditorialità, della ricerca avanzata, delle professioni e del grande ed eccezionale patrimonio artistico.
 
Noi sappiamo che il Sud è stato tra i principali protagonisti della storia e della civiltà mediterranea ed europea.
 
 
PER DARE VOCE A QUEST'ALTRO SUD SCENDIAMO IN CAMPO!
   
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Morti per la LEGALITA'. Morti per la LIBERTA'. Morti per UN ALTRO SUD.

 

 

   
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