Riportiamo di seguito la lettera di Antonio Gentile al Corriere del Mezzogiorno, pubblicata il 15 gennaio 2008 a pagina 18.
Gentile Direttore,
leggo sul Suo stimatissimo giornale lo scritto di Vincenzo Improta, Segretario del Sindacato Forense di Napoli, nel quale si accenna all'idea di creare un partito del Sud in grado di riportare la Questione Meridionale all'attenzione nazionale, offrendo, contemporaneamente, ai cittadini dei nostri territori la possibilità di liberarsi da questo degradante sistema politico.
Faccio presente che in tutto il Sud, oggi, è in atto una grande mobilitazione democratica di centinaia di organizzazioni politiche e culturali che cercano di ridare al Mezzogiorno voce e dignità, in attesa di trovare tutte un credibile momento di sintesi.
Quando, nel 2008, dalla Treves di Napoli, abbiamo lanciato la nostra iniziativa politica de l'Altro Sud, non ci aspettavamo una rispostacosì immediata ed entusiasta dei nostri cittadini. In poco tempo abbiamo visto convergere spontaneamente su di noi la partecipazione di migliaia di persone, anche da altre regioni e persino dall'estero. Con i temi della legalità, identità, efficienza e vera partecipazione democratica, la nostra organizzazione politico-culturale, indipendente dai partiti nazionali, si è guadagnata, senza clamori, una sua credibilità come garante degli interessi delle nostre comunità.
Oggi, dunque, caro Direttore, possiamo testimoniare con dati di fatto, che i Meridionali pur afflitti da enormi problemi, non sono certo rassegnati ad un ruolo di comparsa e d'emarginazione. Non sono per niente disposti a farsi rispedire, come vorrebbe un ministro di questo governo, nella "discarica terzomondista".
La maggioranza dei Meridionali è composta da gente onesta, capace, solidale. Da una società civile viva e pulsante, che cerca solo di farsi rappresentare da persone oneste, motivate esclusivamente dall'interesse collettivo e, me lo lasci dire, dall'orgoglio della nostra identità.
15/01/2008
Antonio Gentile
Presidente nazionale de l'Altro Sud-UDS