LA LEGA DEL SUD
Pochi giorni fa Sul “Corriere della Sera”, Aldo Cazzullo ha sviluppato un concetto molto arguto a commento della “rivolta dei forconi” che ha messo in ginocchio la Sicilia: nell’Isola si starebbe assistendo alle doglie che preludono alla nascita di una vera Lega del Sud. Un movimento di ampio consenso, legato profondamente al territorio ed alle sue reali problematiche, in grado di costruire e lanciare una nuova classe politica che spazza via, in un colpo solo, partiti e dirigenti.
Insomma un paradigma simile a quello che porto’ alla nascita della Lega di Bossi, con la differenza che li si tratto’ di un patto teso alla difesa del benessere che contraddistingueva al nord il popolo delle partite iva, mentre adesso il minimo comune denominatore e’ una crisi economica senza precedenti che in Sicilia sta mietendo vittime non solo fra i meno abbienti, ma anche tra quelle migliaia di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori che, fino ad ieri, rappresentavano la vera sacca di ricchezza dell’Isola.
Un parallelismo forse azzardato quello di Cazzullo, ma per niente sconclusionato se si guarda per un attimo al di la’ della protesta e degli errori che nella gestione degli scioperi sono stati commessi; l’esasperazione e’ cosi diffusa ed ha raggiunto livelli cosi disperati da rappresentare un potente collante per migliaia di siciliani messi in ginocchio dall’indifferenza dei governi nazionali che si sono succeduti e dalla timidezza con la quale hanno gestito la nostra “specialita’” le assemblee ed i governi regionali da decenni a questa parte.
Con queste premesse parole come autonomia, antistato, disobbedienza e, persino indipendenza, sembrano toccare i cuori e l’animo di tanti siciliani; una miscela esplosiva cui manca un ingrediente fondamentale: un leader capace, come fece 20 anni fa Bossi, di guidare ed indirizzare la protesta ed il diffuso malcontento.
Se l’onda rivoluzionaria di questi giorni sapra’ trovare il suo profeta e la sua guida, allora assisteremo alla trasformazione della politica siciliana ed alla nascita di un movimento autonomista ed indipendentista capace di influenzare per molti anni le sorti ed i destini dell’Isola, spazzando via come un ciclone quanti rischiano di sottovalutare non un disagio momentaneo ma una rivolta epocale. Fedro
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