lunedì 25 novembre 2024   ::  
      

"IN NOME DEL POPOLO MERIDIONALE"         

  

 

 

 

Manifesto EFA per le Elezioni europee 2019

 

 

 http://www.e-f-a.org/home/

 

L'Altro Sud-UDS già membro  del Partito europeo dell'EFA (European Free Alliance) e dell'APL(Alleanza dei Popoli liberi). Aderisce al gruppo dei partiti autonomisti nazionali per un "Patto di Autogoverno". Collabora con l'Istituto Internazionale per il Regionalismo e il Federalismo presso Monaco di Baviera 

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L’Altro Sud is a cultural-political movement which is inspired  by European Regionalism. The South of Italy (Two Sicilies) is an ancient and authoritative nation with about eight centuries of common history. The purpose of this organization is to contribute, with other European territories, at the construction of a Europe of the Peoples and of the Cultures. Defend the interests of the Southern Italian Regions in a Europe of the solidarity and identity.

 

 

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 La bustina suddista    
   
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 BELSUD news    

L'Altro Sud riporta Le Due Sicilie in Europa (vedi il filmato)

I"l nostro è un Paese in pezzi. Ripeterlo fa paura, ma non è detto che sia un male" . Un libro infuocato, che irrompe con forza nel dibattito politico e tratteggia scrupolosamente gli scenari di un futuro che non è mai stato così prossimo.

 

 

 

   
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 Siti di riferimento collegati    

 APL (Alleanza Libera dei Popoli)

  EFA  (European Free Alliance)

Esquerra  (Esquerra Republicana de Catalunya:partito nazionalista progressista Catalano)

BNG (Bloque Nacionalista Galego:partito nazionalista progressista Galiziano)

BLOC (El BLOC Nacionalista Valencià:partito nazionalista progressista Valenziano)

SNP (Scottish National Party: partito nazionalista progressista Scozzese) 

di Lerro Giorgio

 

 

"STEFANO" Prodotti di alta qualità

   

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Fermiamo lo scempio in Basilicata dove si potrebbe destinare fino al 70% del territorio regionale allo sfruttamento petrolifero. Serve una mobilitazione permanente delle popolazioni meridionali contro questa violenza dello stato italiano che continua a considerare il Mezzogiorno solo una colonia da spremere e che ha consegnato i nostri territori alle compagnie petrolifere

 ORA E' TEMPO DI REAGIRE!

   
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Video "Un Altro Sud c'è". Rassegna di immagini del Sud stereotipato della criminalità e del degrado contrapposto al Sud positivo, della gente perbene, degli eroi, della cultura, dell'arte, della Storia di un popolo che è stato Nazione per otto secoli.

   
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 LIBERA    

L'ALTRO SUD aderisce a

   
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 Traditional Minorities    

 

 

Mission

"United in diversity", states the European Union. The European Parliament needs to guarantee that we live up to that statement and defend our diversity, a diversity which is best measured by the well being of Europe’s national and linguistic minorities.

Role of the Intergroup
The Intergroup serves as an open forum for exchanging ideas and views on the situation and future of traditional minorities, national communities and languages. In order to promote awareness and understanding of minority issues in Europe, the Intergroup serves as a meeting point for political groups, European institutions, non-governmental organisations and minority representatives. 
   
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Nicola Perrini, ingegnere, docente di elettronica con numerose esperienze professionali - in particolare nel campo delle Energie Rinnovabili e dell'impiantistica industriale - è attualmente Coordinatore Nazionale de L'Altro Sud-UDS. Meridionalista doc, è autore stimatissimo di numerosi contributi sulla Questione Meridionale e sulle nuove opportunità di sviluppo del Mezzogiorno. 

coordinamento.nazionale@laltrosud.it 

   
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 VIVI IL SUD    

ORA PENSIAMO A NOI. Diamo forza alle nostre realtà produttive.

Dei prodotti che i cittadini meridionali acquistano, solo il 6% è made in Sud. Un consumo più consapevole potrebbe ribaltare il destino della nostra terra.

Ti invitiamo a comprare, dove è possibile, prodotti del nostro Sud o fare una vacanza nelle nostre bellissime regioni. Inviaci il tuo nome, costruiremo insieme, con orgoglio, un grande esercito di cittadini che, amando la propria comunità, scende in campo concretamente per difendere l'occupazione e la ricchezza di tutto il Mezzogiorno. 

Inviaci la tua adesione a:

laltrosud@laltrosud.it

   
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Intervista ad Antonio Gentile (presidente L'ALTRO SUD)

   
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 IO CI STO    
Luogo: BlogsL'ALTRO SUD    
Inviato da: 242658@aruba.it 22/12/2012 0.53

IO CI STO

1) Vogliamo che la legalità e la solidarietà siano il cemento per la ricostruzione del Paese

2) Vogliamo uno Stato laico, che assuma i diritti della persona e la differenza di genere come un'occasione per crescere

3) Vogliamo una scuola pubblica che valorizzi gli insegnanti e gli studenti con l'università e la ricerca scientifica pubbliche non sottoposte al potere economico dei privati e una sanità pubblica con al centro il paziente, la prevenzione e il riconoscimento professionale del personale del settore

4) Vogliamo una politica antimafia nuova che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento, ma l'eliminazione della mafia, e la colpisca nella sua struttura finanziaria e nelle sue relazioni con gli altri poteri, a cominciare dal potere politico

5) Vogliamo che lo sviluppo economico rispetti l'ambiente, la vita delle persone, i diritti dei lavoratori e la salute dei cittadini e la scelta della pace e del disarmo sia la strada per dare significato alla parola "futuro". Vogliamo che la cultura sia il motore della rinascita del Paese

6) Vogliamo che gli imprenditori possano sviluppare progetti, ricerca e prodotti senza essere soffocati dalla finanza, dalla burocrazia e dalle tasse

7) Vogliamo la democrazia nei luoghi di lavoro e ripristinare il diritto al reintegro sul posto se una sentenza giudica illegittimo il licenziamento

8) Vogliamo che i partiti escano da tutti i consigli di amministrazione, a partire dalla RAI e dagli enti pubblici e che l'informazione non sia soggetta a bavagli

9) Vogliamo selezionare i candidati alle prossime elezioni con il criterio della competenza, del merito e del cambiamento

10) Vogliamo che la questione morale aperta in Italia diventi una pratica comune e non si limiti alla legalità formale , mentre ci vogliono regole per l'incandidabilità dei condannati e dei rinviati a giudizio per reati gravi. Vogliamo ripristinare il falso in bilancio e una vera legge contro il conflitto di interessi ed eliminare le leggi ad personas.

Queste sono alcune delle ragioni per un governo democratico di cambiamento.

Per realizzare questi obiettivi si decide di aprire il confronto con i movimenti e le forze democratiche del Paese.


 
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Commenti (6)   Aggiungi Commento
Re: IO CI STO    Da Oreste Piantedosi a 23/12/2012 0.50
Anche io 'ci sto'. Speriamo che un uomo deciso e preparato come Ingroia possa fare qualcosa per questa 'Italia corrotta e degradata. Essendo anche meridonale speriamo possa realmente aiutare la sua gente.

Re: IO CI STO    Da Luca a 23/12/2012 12.09
E' triste pensare che per risanare la politica bisogna puntare sui magistrati e che non ci saino meccanismi di autoregolazione interni alla politica nazionale. Comunque il programma elencato è certamente condivisibile anche se lo renderei più attento al dramma sociale delle tante famiglie scivolate nella miseria.

Re: IO CI STO    Da Vegas a 23/12/2012 13.08
In realtà la Padania confina con la Cretinia, con la Polentonia, con la Babbionia, con la Mamifacciailpiaceronia. <br>Me lo spiegava la zia che c’ha tutta una sua geografia immaginaria, da Busto Arsizio ai Giardini pensili di Babilonia (che qualche volta chiama “i Giardini di Pennsylvania” e non credo che sia propriamente un errore: l’America dopotutto è distante dalla Calabria quanto l’impero assiro e qualche volta anche di più), dalla punta del muro (dove politicamente finisce il paese e si tengono le riunioni serali dei maschi) a Lilliput, da Superga (che per le zie è una collina carnivora che mangia campioni e speranze, così come la fabbrica s’era mangiata il cugino Bartolo) al Paese dei balocchi (le zie prediligono da sempre la vena sadico-pedagogica di Pinocchio), da Paperopoli a Mosca (l’Eden dove il nonno, comunista originario, aveva sempre desiderato andare, anche dopo morto). <br>“Ma quindi esiste, ‘sta Padania?” le ho chiesto io, preoccupata. <br>“No, sono loro che ci credono”.<br> “Loro chi?”.<br> “I cosi, i leghisti, povere anime”. <br>“Ma come povere anime, zia! Lo sai quanto ce l’hanno con noi, e manco gli piace l’Italia, il tricolore, l’elmo di Scipio…”.<br> “Sono creature di dio anche loro, solo più sfortunate. Quando noi qui andavamo a teatro, loro si dipingevano di blu. Ora si dipingono di verde, che pure li ingrassa e li fa sembrare sciupati”.<br> “Ma sono stati al governo, hanno avuto un sacco di ministri, anche immaginari, anche ripetuti, e progettano il federalismo razziale e il Muro sotto Ancona…”.<br> “Ma no. Fanno solo spumazza. Si sentirebbero soli, se noi facessimo la Terronia e li lasciassimo”. <br>“La Terronia? E dove la dovremmo fare?”.<br> “Dicevo per dire: siamo troppo intelligenti, noi. Abbiamo inventato Sibari, Siracusa, la Città del sole e il Santuario di Polsi. Abbiamo ricostruito città intere ogni centocinquant’anni. Certe città ce le inventiamo ogni giorno. Figurati se facciamo una cosa cretina come la Terronia, o la Padania”.<br> Una cosa cretina, davvero.

Re: IO CI STO    Da Teresa a 23/12/2012 19.17
Ingroia è OK! BUON NATALE agli amici di l'Altro Sud che in questi mesi mi hanno arricchita con le loro interessanti analisi e approfondamenti. Spero che il 2013 dia ragione alle vostre battaglie culturali e politiche. Il Mezzogiorno come dite, puà cambiare solo se si afferma una rivoluzione culturale più che civile e politica. Dio sia sempre con voi!

Re: IO CI STO    Da NIX a 23/12/2012 19.35
I 10 punti enunciati sono del tutto condivisibili e rappresentano una vera rivoluzione. E' un esercizio di rara sintesi, perché con poche parole si esprimono principi capaci di capovolgere la situazione della nostra povera Italia. Si, perché cose che dovrebbero essere ovvie e scontate risultano del tutto rivoluzionarie in questo paese mortificato a tutti i livelli da una classe politica indecente. Ben vengano quindi i "rivoluzionari", coloro che si propongono una buona volta ad applicare quella Costituzione che è si bella ma rimasta per decenni solo un libro dei sogni. Magari non si riuscirà in una sola volta a liberarsi dei politicanti e dei poteri che ci hanno rovinati, ma almeno si comincerà ad assestare un bel colpo a questi lestofanti. Avanti con decisione, perché politicanti, faccendieri, poteri più o meno occulti e sovranazionali, ci stanno distruggendo e domani potrebbe essere troppo tardi.

Re: IO CI STO    Da Carmine a 24/12/2012 1.10
Mentre noi parliamo i bastardi ci tassano anche l'aria, pure i conti correnti e i risparmi. Il problema è che una famiglia si vede addebitare tante piccole imposte, che però accorpate fanno una grande tassa, con un peso notevole. Del resto con i limiti imposti dalla normativa antiriciclaggio non si può fare a meno di avere un conto corrente. Dunque da un lato ti obbligano ad avere questo strumento, e dall'altro te lo fanno pagare sempre più. Anche perché accanto all'imposta si è registrato negli ultimi anni un incremento degli oneri bancari fino al 15% per le aziende che però non possono, a loro volta, aumentare della stessa misura i propri prezzi. Dategli addosso a questi delinquenti e speriamo che Ingroia combatta Monti e la sua cricca massonica reazionaria.


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Ti riconosci solo nel Sud del sottosviluppo, della criminalità organizzata, del degrado socio-ambientale e degli atteggiamenti incivili?

NOI NO!
 
Noi c'identifichiamo nel Sud della gente onesta, operosa, intelligente, che è la maggioranza della popolazione meridionale.
 
Noi crediamo nel Sud della legalità, della cultura, della sana ed efficiente imprenditorialità, della ricerca avanzata, delle professioni e del grande ed eccezionale patrimonio artistico.
 
Noi sappiamo che il Sud è stato tra i principali protagonisti della storia e della civiltà mediterranea ed europea.
 
 
PER DARE VOCE A QUEST'ALTRO SUD SCENDIAMO IN CAMPO!
   
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Morti per la LEGALITA'. Morti per la LIBERTA'. Morti per UN ALTRO SUD.

 

 

   
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