Per Napoli i distretti della tipicità
di Valentino Parlato
Un'idea per Napoli: rendere realmente napoletani i prodotti tipici del territorio partenopeo. Napoli-Est, distretto della tipicità.
L'economista Paolo SAVONA, ha di recente pubblicato un saggio dove si ricava che le regioni meridionali acquistano beni e servizi dalle regioni del Nord Italia per circa 63 miliardi di euro annui. La regione Campania essendo la più popolosa tra le regione meridionali si pone al primo posto tra le “regioni di consumo”.
Chi scrive, ritornato a vivere in Campania dopo circa quarant'anni, constata tutti i giorni questa realtà nei bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie.
Perfino i bar sono dei supermarket delle imprese del Nord-Italia, le vetrine sono strapiene di prodotti dolciari principalmente del Piemonte (Cioccolato della Ferrero, Caffarel , Venchi) e altri marchi non napoletani o campani.
Alla luce di questa situazione e con il nuovo federalismo fiscale alle porte è necessario assumere tutte le iniziative possibili al fine di garantire una corsia preferenziale ai prodotti tipici napoletani, conosciuti in tutto il mondo. Potrebbe essere utile, a tal fine, la costituzione di un consorzio.
Sarebbe auspicabile, a mio avviso la promozione di un marchio "made in Naples" con la costituzione di un consorzio di tutela e relativo disciplinare . Faccio un esempio: un bar che voglia fregiarsi sull'insegna del marchio "made in naples" per il caffè napoletano dovrà obbligatoriamente servire miscela di caffè napoletano, zucchero quantomeno confezionato a Napoli o in Campania e ugualmente per liquori, vino , birra, bibite, pasticceria, rosticceria, cioccolateria ecc. Un marchio della tipicità quindi, per tutelare i prodotti locali e favorirne la diffusione in tutto il mondo evitando che siano spacciati per napoletani, prodotti tipici del nostro territorio (mozzarella, pizza, vini, pasta, conserve, limoncelli ecc.) ma prodotti da multinazionali del Nord o all’estero.
Un’utile infrastruttura di supporto e promotrice di sviluppo potrebbero inoltre essere distretti industriali interamente dedicati alla tipicità napoletana e campana. Un’area privilegiata per favorirne l’insediamento potrebbe essere Napoli-Est, da decenni ormai abbandonata a se stessa e priva di un’identità e di speranza nel futuro per i giovani che vi abitano. Un’alternativa al degrado che si spera i futuri amministratori della città vogliano voler perseguire.